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GREGORIO
VII
(Ildebrando di Soana, Soana 1020 - Saleno 1085).
Papa (1073-1085) e santo. Entrò come oblato nel monastero cluniacense
di Santa Maria sull'Aventino a Roma e nel 1054 divenne segretario di Gregorio
VI. Alla morte di questi si ritirò in un monastero, forse quello
di Cluny, e iniziò la sua opera di riforma. Fu valido collaboratore
di molti pontefici, per i quali fu ambasciatore in Francia e in Germania.
Divenuto papa si dedicò alla riforma della chiesa (Riforma
gregoriana): il desolante quadro di corruzione, decadenza e abbandono
della chiesa non scoraggiarono il suo rigorismo morale, ma lo spinsero
ad agire, come affermò nel discorso inaugurale del suo pontificato.
Prese alcune importanti misure per riportare la pace nella diocesi di
Milano sconvolta dalla pataria e intervenne
con severità contro quei vescovi e abati accusati di corruzione.
Ricercò la riappacificazione con Enrico IV, al quale non era stata
comunicata ufficialmente l'elezione papale, perché in stato di
scomunica. Enrico IV accolse con benevolenza le richieste papali poiché
la situazione in Germania stava precipitando a causa dell'ostilità
dei principi di Baviera. Nel frattempo Gregorio si occupò della
riconquista della Spagna e delle relazioni con i normanni, dirigendo le
loro mire espansionistiche verso Oriente, dove Bisanzio necessitava di
aiuto contro i turchi, nella vana speranza di ricostruire l'unione con
la Chiesa bizantina. Nel 1074 convocò in Laterano un grande concilio
riformatore nel quale si tese al recupero di nuove forze alla causa della
riforma, decretando la condanna della simonia e del concubinato dei preti.
L'applicazione di questi decreti trovò molte resistenze poiché
sconvolsero nel profondo una realtà considerata, ormai per tradizione
secolare, legittima. Nel 1075 un nuovo concilio si mosse per colpire coloro
che non si fossero adeguati al nuovo corso e con il decreto contro l'investitura
laica si aprì una nuova controversia con l'impero, nota come lotta
per le investiture. Lo scontro con Enrico IV continuò, ma Gregorio,
solo apparentemente sconfitto, morì presso i normanni, lasciando
i primi germi del potere temporale pontificio.
P. Benigni

X. Arquillière, S. Grégoire VII, Parigi 1934; R. Morghen,
Gregorio VII, Utet, Torino 1942 (Palumbo, Palermo 1974); G. Miccoli,
Gregorio VII, in Bibliotheca Sanctorum, vol. VII, Pontificia
università lateranense, Roma 1966.
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